Nino Colaianni
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Se sei in Puglia o vivi qui, vieni a vistarmi: non ti deluderò!
Il duomo, altro gioiello di Bitetto insieme a Santa Maria la veterana, sorge nel centro storico della cittadina pugliese, a ridosso della zona medioevale. La chiesa, in pietra calcarea, sorge nel 1026 e terminata nel 1089: si tratta di un romanico pugliese che nel 1335 Lillo di Barletta, come si legge nel cartiglio posto alla base della lunetta sul portale centrale, stravolge con l’inserimento di richiami gotici, eseguendo lavori di adattamento ed ampliamento, commissionati dal Vescovo Bonocore, il cui stemma è inserito nella parte intermedia dell’archivoloto. Il portale centrale incorniciato da un arco retto da colonne che poggiano su due leoni stilofori: quello di sinistra che lotta contro il Leviatan, impersonato da un mostro marino, simbolo del male assoluto, a destra il leone lotta contro un mostro terrestre, che tenta di rubargli il respiro, allegoria dell’eresia. Gli stipiti esterni hanno scene della vita di Gesù, mentre quelli interni, da cui partono due alberi del male, hanno fra i rami, scene dei vizi capitali. Nela lunetta centrale è rappresentato Gesù con i dodici apostoli e su di essi troneggia la Madonna tra gli angeli. Sulla sinistra della facciata s’innalza il campanile in stile barocco risalente al 1764, alto 43 metri. Troneggiano anche due cupole: una, la bellissima cupola maiolicata che sovrasta l’interna “cappella del Purgatorio” (al momento chiusa per restauri), l’altra in muratura, che copre la “cappella del SS Sacramento”.
L’interno è diviso in tre navate con archi e falsi matronei: a sinistra la “cappella del Purgatorio”, a destra la “cappella del SS Sacramento” entrambe costruite nel XVI secolo; all’interno l’altare maggiore, con una stupenda balaustra marmorea, con marmi policromi. Al centro è collocato il dipinto raffigurante la Comunione degli Apostoli attribuito a Paolino Curci di Acquaviva; è posizionata anche una tela del 1738 raffigurante S Nicola da Bari.
Nella navata centrale, l’ampio coro ospita il prezioso altare maggiore in marmi policromi intarsiati realizzato, nel 1760, di scuola napoletana: sovrasta l’altare una grande tela dipinta da Carlo Rosa e raffigurante la Vergine Assunta e l’Arcangelo Michele.
Le due navate laterali, oltre le cappelle di cui prima, ospitano un crocifisso ligneo policromo del XVII secolo (navata di sinistra) di artista locale ignoto, e la lastra sepolcrale di Mons Francesco Gaeta, 34 Vescovo di Bitetto morto nel 1669. Nella navata di destra invece, fa bella mostra di se la lastra tombale del XV sec di Domenico de Rhao, un nobile che fondò la “Cappella della Madonna del soccorso” dove fu sepolto alla sua morte, distrutta poi per erigere la nuova “Cappella del Purgatorio” dove si sarebbe dovuta ricollocare la sepoltura con la lastra, disposizione mai rispettata.
La chiesa è vistabile in orari di apertura