Monte Pagano - Incudine, Provincia di Brescia

Sei alla ricerca di un'esperienza mozzafiato, immersa nella natura e accessibile a tutti Non cercare oltre, il Monte Pagano è la destinazione perfetta per te

La montagna si trova a Incudine, BS, Italia, con l'indirizzo preciso di 25040 Incudine BS, Italia. Puoi facilmente raggiungerlo in auto e parcheggiare la tua vettura nell'ampio parcheggio accessibile anche a sedie a rotelle.

Una volta arrivato, sarai accolto da una vista mozzafiato che difficilmente dimenticherai. Il Monte Pagano è infatti un punto panoramico unico, che offre una vista spettacolare sulla valle sottostante. Un'esperienza da non perdere per chi ama la natura e la bellezza della montagna.

Ma le sorprese non finiscono qui. Il Monte Pagano è anche accessibile a tutti, compresi coloro che si muovono in sedia a rotelle. Il sentiero che conduce alla vetta è stato infatti appositamente studiato per essere facilmente percorribile anche dalle persone con disabilità motorie.

Ma non è tutto. Il Monte Pagano ha ricevuto ottime recensioni da parte dei suoi visitatori, con una media di 4.8/5 su un totale di 17 recensioni su Google My Business. Un risultato che parla da solo e che conferma la qualità dell'esperienza offerta da questo luogo unico.

Recensioni di Monte Pagano

Giovanni Menassi

4/5

Bella cima, anche con neve, partendo da Monno offre veramente una bella ciaspolata di quasi 8 km di salita e 1200mt di dislivello, passando da belle baite e bosco per poi andare a raggiungere la cresta e da questa in vetta, infatti in caso di parecchia neve, sconsiglio nell'ultimo tratto il traverso lungo il pendio della via normale, per pericolo di valanghe, invece raggiungere la cresta lungo un pendio con meno pendenza, la cresta con neve non presenta difficoltà, il panorama è ottimo, anche se a noi non è pervenuto per la nebbia. Comunque consiglio la salita.

carlo cortinovis

5/5

Posto eccezionale con vista magnifica su Valtellina e Valcamonica. Trincee della prima guerra mondiale ottimamente conservate

co' ramone

5/5

Bellissima camminata da monno, panorama unico, proprio bello.

GABRIELE

4/5

Bellissimo panorama 360° si spazia dal gruppo dell'Adamello al Bernina

Giorgio Vannini

5/5

Posto magnifico.
Non ripeto descrizioni già ben fatte da altre local guide. Solo una avvertenza. Sono salito da Pianaccio (andate avanti dopo malga salina fino a quando non trovate i tracciati per le MBT). Il percorso è breve e senza particolari difficoltà ma il sentiero è oramai poco segnato per cui è opportuno fare attenzione a non perdersi in diramazioni (il sentiero più bello e facile percorre le cime), altrimenti vi ritrovate a camminare più in basso su un tracciato più esposto e meno bello (niente di complicato ma se si può evitare....).

EVARISTO baiguini

5/5

Monte pagano e lago seroti.molto belli questi posti.

Sam Cardell

5/5

Il Monte Pagano (2.348 m – satell 2.357 m) si trova nella zona del Mortirolo e guarda sulla Valle Camonica; è una cima minore del comprensorio del Mortirolo (1.852)
Si può raggiungere da diversi punti di partenza, in modo abbastanza facile con una normale preparazione atletica. I più praticati sono quello da Ponte Palù (1.665, 2,5/3 h da ovest - consigliato per scialpinismo) o da Pianaccio (2.160 1/1,5 h da est).
La vetta dona splendidi paesaggi alpini. A nord sul Monte Resverde (2.349), Cime di Grom (2.775), i Dossoni (2.910) e Monte Serottini (2.963). A sud sul dirimpettaio gruppo dell’Adamello col Corno Baitone (3.331) e Adamello (3.554) in bella mostra, attorniati da vette minori.
La vetta del Pagano, nel primo conflitto mondiale, fu adibita a osservatorio militare e anche oggi appare ben conservato il perimetro difensivo con le sue porte di accesso.
Secondo un’antica leggenda la vetta del Pagano nei secoli antichi era il luogo prediletto di riti pagani (da cui il nome) e, più avanti, di ricettacolo di streghe, che lassù s’erano rifugiate per sfuggire all’Inquisizione.

Francesco Della Torre

5/5

Punto strategico di osservazione dell'esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale, è alto 2348 m e si trova ad Est del Passo del Mortirolo e domina l'Alta Val Camonica, proprio nella zona di Vezza d'Oglio.
Raggiungerne la vetta non è complicato e permette di osservare vecchi manufatti della Grande Guerra, alcuni dei quali risistemati da gruppi di volontari. Come, ad esempio, il "fortino" dislocato proprio sulla cima.
Una prima via d'accesso prende avvio dal piccolo parcheggio nei pressi del Ponte Palù (1633 m), proprio sulla strada che da Monno sale al Passo del Mortirolo. Da qui si diparte un tracciato che ricalca completamente la mulattiera ex militare fino in vetta (prima sv. 3 e poi sv. 143). La strada è quasi sempre ben conservata e la salita non presenta, di fatto, difficoltà particolari. Tempo di salita ore 2.30, difficoltà T2.
Una seconda via d'accesso, considerata la via normale di salita, risulta soltanto un poco più difficile (massimo T3). In automobile si deve raggiungere la località Malga Salina (2120 m). Da qui si prende il (rado) tracciato verso destra, che consente di avanzare fra ginepri, rododendri e larici nani, raggiungendo in breve una depressione. Da qui si piega decisamente a destra, affrontando la salita lungo la cresta Nord del Monte Pagano (mai difficile né alpinistica), mediante la quale si raggiunge dapprima l’anticima e poi, dopo qualche saliscendi non impegnativo, la cima vera e propria (tempo di salita ore 1.00).
Dalla vetta ottimo panorama sui gruppi del Baitone, dell’Adamello, del Pizzo Bernina, sul Monte Serottini e su Cima Grom.
Bellissime escursioni consigliate a chi ama i bei panorami ed anche a chi piace vivere la storia “dal vero”. La salita con i più piccini è consigliata dal Ponte Palù, meglio evitare l’ascensione da Malga Saline.
Sarebbe fantastico concatenare le due escursioni, salendo da Ponte Palù e scendendo dalla cresta Nord. Io l'ho fatto nel 2013, ma ho scoperto che il sentiero che permette di rientrare da Malga Saline al Ponte Palù, ben riportato su tutte le mappe, ormai non esiste più. Quindi, nel caso si decida di tentare l'avventura, o si cerca di scendere lungo la Valle di Grom senza alcun riferimento (attenzione: la valle è molto umida e piena di acquitrini) oppure si rientra a Ponte Palù con l'autostop o percorrendo a piedi la strada asfaltata.