Villa Terzaghi - Ristorante nel Parco - Robecco Sul Naviglio, Città metropolitana di Milano

Christian Distefano (Ildisti)

Scuola Cracco e si percepisce,servizio all’altezza della reputazione della struttura, si cena in un ambiente intimo e all’apparenza altolocato pecca a mio avviso alcuni dettagli estetici. Il cibo di qualità fa da padrona, piatti strutturati bene e gustosi l’entrée dello chef fantastico senza dimenticare un eccezionale burro ai cristalli di sale che ha accompagnato i secondi piatti .il prezzo a parer mio è un po’ alto non per il servizio ma per le pietanze in effetti mi aspettavo un esplosione di sapori più accentuata.

Riccardo Legnani

Ci siamo stati oggi a pranzo, ambiente bello e riservato, con possibilità di pranzare all'aperto, ragazzi di sala giovani ed educati , devono ancora farsi le ossa, menù degustazione 80 euro, portate ben impiantate , di buona qualità, ma ripetitivi sui contorni. Lo stesso per antipasto e portata di carne.
L'aspetto veramente negativo è l'attesa tra una portata e l'altra 30 minuti medi .
Sono certo che col tempo ed esperienza possa migliorare.

andrea romano

2 Menù 6 portate, menù 4 portate e menù bimbo. Tutto molto buono e ben presentato. Prezzi in linea con la location e la qualità della materia utilizzata.

Aperitivi vodka martini e gin tonic piacevoli.

Personale gentile e disponibile a soddisfare le richieste del cliente. Una menzione speciale a Filippo per la gestione della sala e dei commensali.

Dal mio punto di vista si potrebbe/dovrebbe aggiungere qualcosa per appoggiare il pane e, magari, far passare qualcuno a pulire il tavolo dalle briciole.

So Io

Posto bello dento, "povero" fuori, con le sedie e tovaglie di plastica. In zona fumatoria neanche un portacenere. Vino bianco portanno caldo, di minimum 15 gradi... Tempo di attesa circa 40 min x prima portata. Servizio molto lento, camerieri corrono e barbettano sotto il naso descrizione delle portare. Cibo da lasciar perdere.. Unica cosa accettabile erano carciofi di sottaceto.. Dolci non commestibili... Non torneremo di sicuro.

Lele Cavallotti

Forse avevamo aspettative troppo elevate ma la cena, seppur gradevole non ci ha convinti fino in fondo.
Abbiamo scelto un menù degustazione con calici abbinati che non hanno incontrato il nostro favore. Abbiamo così chiesto la carta dei vini (che abbiamo apprezzato) ed abbiamo scelto un'ottima bolla dell'Oltrepò ad un prezzo assolutamente proporzionato.
L'ambiente è di impatto, bello ma non bellissimo con alcune cadute di stile come la gigantografia di Cracco che ti fissa mentre mangi ed ha un dito in gola quasi a volerti vomitare addosso.
Le diverse portate sono state varie, ben cadenzate e discrete nel loro insieme. Il servizio non all'altezza del prezzo pur apprezzando la buona volontà dei giovani impiegati.
Se la spesa fosse stata inferiore di almeno un 25% avremmo apprezzato.
Esperienza discreta che non ripeteremo a queste condizioni.

Marco Lamperti

Villa Terzaghi unisce l'alta cucina, la cortesia e l'eleganza ad una location di alto livello a due passi da Milano.
Ideale per una cena di coppia, le luci soffuse e la tranquillità dell'ambiente fanno sentire chiunque a proprio agio.

Ospita spesso chef stellati di fama internazionale e in una di queste occasioni abbiamo potuto assaggiare la cucina di Eric Jambon, chef stellato di nazionalità francese.

Un menù ricco, saporito, ma delicato che abbiamo gustato in un atmosfera intima, coccolati da un personale giovane, ma molto preparato.

Consigliatissimo!

Gabriele Illica

Promosso a pieni voti questo ristorante in gestione dai migliori allievi provenienti dalle scuole alberghiere della lombardia sostenuti dallo chef Cracco. La location esterna e' abbastanza maestosa mentre l' interno sembra piu' un locale di montagna ottimi i piatti sia come presentazione che come gusto discreto il servizio.

Giada Bragagnolo

[LOCATION] meravigliosa, ma fredda, freddissima; quando il cameriere mi ha vista avvolta nella sciarpa di lana ha tentato di giustificarsi dicendomi che stanno prendendo accordi col comune per poter accendere il riscaldamento. Il tutto comprensibilissimo, ma allo stesso tempo inaccettabile cenare al gelo.
[CIBO] buono, ma lasciate perdere la vignaiola.
[SERVIZIO] mi limito a riportare 3 momenti rappresentativi:
1) alla richiesta di poter eventualmente portare via la bottiglia di vino avanzata la cameriera risponde con una risata
2) evidenti difficoltà nell’aprire la bottiglia di vino, poi il tappo si rompe e infine la tovaglia viene macchiata
3) viene portato al tavolo solo il cucchiaio per mangiare il risotto, a richiesta di una forchetta il cameriere risponde “scusa di solito lo serviamo con la forchetta ma siccome io sono abituato a mangiarlo col cucchiaio mi sono sbagliato”
[PREZZO] decisamente alto: 26€ per un risotto o un filetto di maiale, 10€ i dolci, 5€ il coperto. La location non basta.